Se pensiamo a Frida Kahlo la prima cosa che ci viene in mente è il suo personaggio, autorevole e colorato allo stesso tempo.  Sono i suoi vestiti, i fiori sui capelli, le lunghe gonne e le collane di ogni foggia a decretare la sua presenza in qualunque ambiente fosse : ” Quando entrava tintinnava da quanto era coperta di collane e gioielli -raccontano gli amici”, eppure proprio lo studio di un look preciso e funzionale (scelto per coprire le sue problematiche fisiche, dalla gamba al busto) l’ha trasformata in un personaggio della moda internazionale.

Frida Kahlo icona fashion

Già nei primi anni Quaranta Elsa Schiaparelli elabora un abito-omaggio chiamato “Robe Madame Rivera”, iniziando dunque la trasformazione di Frida Kahlo in icona globale che investe tutte le espressioni della produzione culturale. Dagli anni Settanta a oggi, tante diverse “Fride” hanno sfilato sulle passerelle; in mostra, Frida nella drammatica costrizione del bustino (Gianfranco Ferrè, 1993 e Jean-Paul Gaultier, che ha concesso il video Tribute to Frida Kahlo, del 1997), nella ricchezza dei tessuti e degli intarsi colorati (Raffaella Curiel, 2008 e Antonio Marras, 2006), rivestita di quella fauna e flora che abitano i suoi quadri (Valentino, 2015).

Ma per Frida l’abbigliamento folcloristico era una modalità di lotta, voleva rivendicare la propria identità messicana, ed espose così chiaramente la propria ideologia indossando i costumi del popolo quelli ella povera gente.

Frida Kahlo, mostra

Florence Arquin, Frida Kahlo a Coyoacàn

La mostra Frida Kahlo, Diego Rivera da domani a Bologna

Una mostra di questi abiti, disegnati per lei dai grandi stilisti aprirà domani a Bologna nella sede di Palazzo Albergati. Un’esposizione ricca e molto particolare che racconta soprattutto l’amore fra la pittrice e Diego Rivera, un rapporto a tratti doloroso ma senza dubbio unico: Ho subito due gravi incidenti nella mia vita- racconterà Frida – il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego”.  Le opere esposte, fra cui Autoritratto con collana del 1933, appartengono alla collezione Gelman nata nel 1941 quando Jacques Gelman e Natasha Zahalkaha.

I due, emigrati dall’Est Europa, si incontrano e si sposano a Città del Messico: Jacques era un ebreo russo di San Pietroburgo, emigrato in Francia dopo la rivoluzione d’ottobre e arrivato nel 1938 in Messico, dove fa fortuna producendo i film comici di Mario Moreno, il Charlie Chaplin messicano. Nel 1943 Jacques commissiona a Diego Rivera il ritratto di Natasha: è l’inizio di una lunga avventura e di una grande Collezione.

I coniugi Gelman iniziano a collezionare le opere dei più grandi artisti messicani, tra cui María Izquierdo, David Alfaro Siqueiros, Rufino Tamayo e Ángel Zárraga. Nella loro Collezione entrano anche le opere di Frida Kahlo e Diego Rivera, destinati a diventare tra le più famose coppie di artisti del mondo, sia per le loro opere che per la loro infinita, intensa e distruttiva storia d’amore.

frida kahlo collage

Palazzo Albergati, Bologna dal 19 novembre al 26 marzo

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