PATRIZIA FINUCCI GALLO
Di fronte al mare la felicità è un’idea semplice, scriveva il poeta Jean-Claude Izzo. Forse perché con i piedi nell’acqua siamo più indulgenti o forse è quello sguardo rivolto all’infinito, pieno di sorprese e aspettative, a renderci diversi. A pensare che possiamo ballare tutta la vita, sotto una luna compiacente, i vaa vaa là là, abbracciati alle onde marine e ai frangenti che la vita ci fa incontrare.
Ed è laggiù, in un taglio di luce insolito per l’inverno, che si esibisce La Rotonda a Mare nel complicato spettacolo dello scorrere del tempo. Che tutto puoi dimenticare, tranne Guarda che luna, guarda che mare.
E se pure sappiamo che la rotonda di Senigallia, inaugurata nella lontana estate del 1933, non ispirò la celebre canzone di Fred Bongusto Una rotonda sul mare (scritta in effetti da Franco Migliacci a Passignano in un cupo febbraio del 1960), per tutti resta quello il luogo dei baci e dell’amore, di Franco Califano e Mal dei Primitives.
Ed è partendo da qui che le strade iniziano a disegnarsi, come La linea di Osvaldo Cavandoli per Lagostina nel Carosello del ’69.
Sapore di sale, sapore di mare
Il mercato del pesce
Si chiamano lumachine di mare, ma non sono come quelle di terra. E’ solo un rimando alla forma, a un guscio che accoglie come una casa. Sui tavoli di legno del molo, alla banchina Nino Bixio, si possono comprare un tanto al chilo. Le prende a manciate con la mano aperta come una rete, il pescatore. Le posa sulla bilancia, fa due conti e poi le incarta. Se la pesca è stata buona lo capisci subito dalle casse piene di pannocchie, cefali e moscardini e d’estate i calamari, gli sgombri, le sogliole e le cozze. Perché anche il pesce, come la frutta e la verdura, ha la sua stagionalità. Se il mare invece era in tempesta e le barche non sono uscite il mercato è vuoto come un edificio disabitato. E’ tutto molto semplice. E’ tutto così vero.
Come i volti di chi sta dietro ai vetri, in quella sorta di gabbiotto appollaiato, che scoprirai camminando in riva al porto. Ti basterà aprire la porta, buttare lì un buongiorno e sederti ad ascoltare storie. Per un Hemingway in vacanza c’è sempre un Santiago disposto a raccontare.
Il mercato del pesce, aperto tutti i giorni a partire dalle 6 del mattino fino alle 14.
FLÂNEUSE A SENIGALLIA
Se siete distesi sulle spiagge di velluto e non volete pensare ad altro vi lascio stare, del resto come ha detto il fumettista statunitense Bill Watterson: “Non c’è mai abbastanza tempo per fare tutto il niente che vuoi”. Ma se l’arte di oziare è disposta per il verso giusto, allora seguite questo piccolo itinerario che vi ho preparato e che ho percorso in prima persona.
Vi consiglio di prendervi il tempo necessario, visitando un punto diverso ogni giorno. Affinché resti in voi un’emozione in cottura, elaborata e condita come farebbe uno chef di quelli che vi piacciono tanto. Per sfornare la ricetta della felicità non bisogna mettere il contaminuti, ma chiudere i cellulari ed entrare nella storia.
Il Palazzetto Baviera, che si trova nella Piazza del Duca, fu costruito su volere di Giovanni Giacomo Baviera, zio materno e luogotenente di Giovanni della Rovere. Quando programmate la visita sappiate prendervi del tempo, perché la sensazione di bellezza che vi piomberà addosso resterà molto a lungo. E lo stupore inizierà subito, già nella prima sala al piano nobile, di fronte all’imponenza degli splendidi stucchi realizzati nel 1590 ad opera dello scultore urbinate Federico Brandani, in alto sulle vostre teste splendono i riquadri dell’Iliade, della Genesi, della storia romana e delle dodici fatiche di Eracle. E non è nemmeno necessario stare con il naso all’insù per guardare bene gli stucchi che ornano le le cinque sale: un gioco di specchi collocato sotto di voi consente di ammirarne comodamente la bellezza.
Vi segnalo che il comune di Senigallia aprirà la stagione espositiva 2018 con un importante ritrovamento nel campo dell’arte Rinascimentale: dal 15 marzo e fino al 2 settembre sarà esposta l’opera restaurata La Sant’Agata di Senigallia realizzata da Correggio (1489-1534), uno dei più importanti artisti del Rinascimento.
Palazzetto Baviera, Piazza del Duca 1
Rocca Roveresca
Nata come struttura difensiva, la Rocca Roveresca presenta diverse evoluzioni. Nei primi del ‘500 Giovanni della Rovere primo signore di Senigallia la ricostruì sulla antica rocca dei Malatesta del 1450. Se salite in alto sul grande piazzale godrete di una vista davvero magnifica. E’ considerata il baluardo della città, un lungo ponte collega piazza del Duca alla fortezza.
Palazzo del Duca
Girando intorno alla fontana delle anatre che domina piazza del Duca trovate il Palazzo del Duca, voluto da Guidobaldo II della Rovere a metà del Cinquecento come dimora di rappresentanza per la corte e per gli ospiti più famosi. Al suo interno vengono allestitediverse mostre, come “La realtà ingannata”, panoramica della città attraverso gli occhi di tre grandi fotografi: Mario Giacomelli, Ferruccio Ferroni e Aristide Salvalai. Aperta fino al 4 febbraio.
Dopodiché sarà la volta di un’altra grande rassegna fotografica dal titolo “Robert Doisneau: le Temps Retrouvé”. La retrospettiva dedicata al celebre fotografo aprirà il 29 marzo e fino al 2 settembre del 2018.
Il Museo della storia e della mezzadria.
Per visitare questa struttura dovete prendere l’auto e dirigervi verso la campagna di Senigallia. In un’ala dell’ex convento delle Grazie, meraviglioso il chiostro rinascimentale, si trova il Museo comunale di Storia della Mezzadria, uno spaccato storico e affascinante sulle tradizioni della civiltà contadina.
Frantoi, telai, oggetti per la casa, ricostruzioni di vita quotidiana, 2000 gli oggetti esposti nei 30 ambienti tematici, calano il visitatore in un mondo passato, quello della mezzadria, facendogli scoprire persino l’attualità di certe definizioni, come lo specchietto per le allodole.
Aspettando il Jamboree festival
Una delle manifestazioni più divertenti e conosciute è proprio il Jamboree festival, che raggruppa a Senigallia un enorme flusso di appassionati degli anni Quaranta e Cinquanta. Senigallia si riempie di musica e di situazioni danzanti, uno spettacolo dentro lo spettacolo. Ideato da Angelo Di Liberto, anche lui appassionato di quegli anni, il Jamboree festival aspetta di aprire le prossime danze dal 4 all’11 agosto. Nel frattempo potete cercare il vostro abito da sfoggiare all’evento nello store che Angelo ha aperto nel 2011, un luogo affascinane dove il tempo pare essersi fermato. E, tra una gonna a ruota e l’altra, godetevi questo Happy Days.
Cucinare il pesce, ora vi racconto come ho imparato io: l’Istituto tecnico Panzini
Ma se volete fare un’esperienza diversa dalle altre lanciatevi in una insolita avventura culinaria. Tenete d’occhio il sito dell’Istituto professionale alberghiero Alfredo Panzini, una delle strutture più importanti delle Marche, perché può capitare che impariate a cucinare quelle meravigliose lumachine di mare che si vendono al porto. Magari durante i corsi serali per adulti.
Una cosa che ho afferrato è che non si deve buttare nulla e che il senso della cucina sta proprio nella lavorazione. Come facevano i nostri nonni che utilizzavano le rimanenze per fare gli intingoli più saporiti.
Per essere aggiornati su tutti gli eventi in programma per la prossima stagione visitate il sito ufficiale Feel Senigallia.
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