Te la immagini un po’ parigina visto che in fondo l’immaginario che ci lega alla cave è un misto fra Les Mots di Sartre e la nota lunga di Juliette Gréco. E invece RP CAVE è minimal ed essenziale: un grande tavolo di design, piante alte per un’impostazione green, una stanza adibita a palestra e un giro di flipper, una scala centrale bianca che ti porta alla sala musica ed incisioni. In vista una sorta di sopraelevata, come piace tanto agli architetti futuristi dei metro, dove sta l’abitazione di Riccardo Pozzoli. E l’odore di maudit? Nessuno.
Le bollicine sono dunque il nuovo assenzio. I sorrisi educati lasciano il posto ai bronci stile Bardot e il profumo di muffa e Sortilège che annusavi a Le Tabou è rimpiazzato dal pulito della buona generazione. Ma forse il segreto del successo sta proprio lì: in un’evoluzione lineare dell’esistenzialismo. Ché siamo solo noi a pensare al bello di un’epoca che fu. Per tutti gli altri c’è il filo pensiero dell’informatico statunitense Alan Kay: “Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo”.
RP CAVE il nuovo spazio di Riccardo Pozzoli
Ed è così che la RP CAVE di Riccardo Pozzoli, l’imprenditore trentenne che sta dietro al fenomeno di Chiara Ferragni, più che una cave è una Batcaverna, come lui stesso l’ha definita indugiando sulla figura del moderno Batman, con soffitti alti 6 metri e una luce straordinaria. “L’idea che ho di questo spazio – mi racconta – è aprirlo ad eventi come mostre d’arte, fotografia, design. Ma è un luogo ideale anche per shooting fotografici e still-life. Insomma è lo spazio della convivialità, mi piace che diventi vivo, fruibile, innovativo”. Non è un caso che l’inaugurazione sia stata fatta proprio in vista del Salone del Mobile di Milano, fra noti designer e amici di cordata. Con Matilda, il bouledogue francese, diventata pure lei un’influencer che si muove coccolata fra gli invitati con lo stesso fair play dei suoi padroni. Meglio così che nelle caves parigine: intossicata dal fumo e rintontita dalla musica, avrebbe finito per immaginarsi un castoro e reclamare il posto di Simone De Beauvoir.