San Francisco e il tortellino

Supera i confini italiani uno dei migliori piatti bolognesi: il tortellino. Lo fa alla maniera della tradizione, come una sfoglina si comporterebbe, valigia di cartone alla mano, muovendosi verso l’America. Il cuore pieno di tradizione e l’occhio avanti nel futuro. E così è stato per Tortellino Bologna – gourmet pasta to go – che attraverso il contributo di Tim West, cuoco diplomato alla Culinary Institute of America e diventato ambassador di Tortellino Bologna, ha aperto proprio a San Francisco un temporary restaurant. Ma senza contaminazioni, che qui si fa sul serio. Con un menu di tutto rispetto giocato su piatti tipici: traditional small bread and egg-based pasta in a hot meat broth with Parmigiano Reggiano cheese (passatelli in brodo di carne con Parmigiano Reggiano), traditional small, cube-sized pasta made with semolina, eggs and parmigiano reggiano cheese cooked in hot meat broth (zuppa imperiale, dadi di semolino, uova e parmigiano reggiano in brodo di carne), borlotti bean soup with pasta (borlotti e pasta, crema di fagioli borlotti con stracci di pasta) tanto per citarne alcuni esempi. Non solo tortellini e brodi però: tagliatelle al ragù, ragù di salsiccia, al pesto, ai quattro formaggi, ragù tradizionale alla bolognese con sugo di maiale e manzo al pomodoro e una vasta scelta di dolci. Un take away, insomma, di prodotti bolognesi per non aver la solita pizza che regolarmente ci troviamo in mano nella pausa pranzo. L’avventura ha avuto inizio a Bologna, in Via Cesare Battisti, locale fresco di restyling, che propone lo street food dentro un bicchierone contenitore. A portarlo sotto le Due Torri è stato You Can Group, società fondata nel 2003 da Sara Roversi e Andrea Magelli – attiva nei settori food, design, social-innovation e start-up incubator, che ha rilevato e trasformato Tortellino Bologna rendendolo “gourmet pasta to go” .

(Alessandro Gallo)