L’avevo visto li, appoggiato in un angolo nello scaffale società di una di quelle librerie remainders che bazzico abitualmente a Milano. Poi sapete come si fa… lo prendo più tardi, quando ripasso. Ci sono tornata due giorni dopo ed era già stato venduto. Non l’ho mai più visto in giro.
Il titolo era D.P. Doppie pagine ed era scritto da Anna Piaggi. O meglio: composto da Anna Piaggi. Perché era un collage di parole, di immagini, di provocazioni. Una riflessione sulla creatività visiva, sugli elementi essenziali. Migliaia di contaminazioni, colori, astuzie concettuali. Insomma, un capolavoro.
Come era lei. Con l’intuito di un visionario e la penna di una Gasperini.
*foto d’archivio di Vogue
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sono sconvolta, per tanti motivi. Fortunatamente nella mia collezione di libri di moda lei non manca! le modaiole da quattro soldi collezionano i braccialetti di stoffetta e gli smaltini colorati, io libri di moda e antiche riviste!
GRANDE ANNA, ho la fortuna di averti intervistata, appena trovo il video lo posto sicuramente. Ti prego, se dall'alto delle nuvole di chiffon che ti hanno accolto ti passa per le mani un piccolo fulmine, scaglialo ti prego, su chi sta brutalizzando la moda...
Incredibile! Grazie a te Anna Piaggi