Perché amo Cristòbal Balenciaga? Perché prima di tutto era un’artista, un illuminatore. Metteva i nervi nelle sue stoffe, tanto da farle sembrare rigide. Come restassero in piedi da sole, nella forma che lui progettava.
Poi annusava i colori della sua terra, la Spagna e li combinava come i quadri di Goya o Zurbaràn sui corpi delle clienti. Infine, con le suggestioni del flamenco, rendeva l’abito da sera un ricordo.
Quando nel 1968 Balenciaga chiuse gli atelier, deluso dalla moda di massa e dalla volgarità, molte delle sue clienti scesero in lutto. Mona von Bismarck ( figlia di uno stalliere, cinque matrimoni e poi miliardaria), altezzosa figura tra le più fotografate d’America, pianse addirittura a letto per tre interi giorni.
Balenciaga aprì la sua prima casa di moda a 24 anni nella città di San Sebastian (sono appena tornata, meravigliosa in stile Belle Epoque), poi fu la volta di Madrid e Barcellona. Ma a causa della guerra civile fu costretto a chiuderli. Per poi riaprire nel 1937 a Parigi, da quel momento divenne il grande stilista che tutti conosciamo. Con gli abiti disegnati a compasso, con palloncino, scamiciati o effetto tunica.
Nel 1944 il noto parrucchiere Guillaume inventò per Balenciaga una nuova pettinatura in grado di sostenere l’eleganza dei suoi vestiti. Si trattava del nodo attorcigliato sulla nuca, diventato poi il famoso chignon.
Nel 1944 il noto parrucchiere Guillaume inventò per Balenciaga una nuova pettinatura in grado di sostenere l’eleganza dei suoi vestiti. Si trattava del nodo attorcigliato sulla nuca, diventato poi il famoso chignon.
Ma Balenciaga era un uomo schivo, silenzioso, ascetico. Un genio.
“Uno stilista” – diceva- “deve essere un architetto per il taglio, un scultore per la forma,un pittore per i colori, un musicista per l’armonia e un filosofo per lo stile”.
Qui indosso un cappello vintage Balenciaga e una giacca bianca di Karl Lagerfeld.
Vi piace l’accostamento?
“Uno stilista” – diceva- “deve essere un architetto per il taglio, un scultore per la forma,un pittore per i colori, un musicista per l’armonia e un filosofo per lo stile”.
Qui indosso un cappello vintage Balenciaga e una giacca bianca di Karl Lagerfeld.
Vi piace l’accostamento?
Why do I love Cristobal Balenciaga?
First of all he was an artist, an illuminist!
He used the colors of his native country, Spain, like Goya and Zurbaran, painting on the bodies of his clients. The fabric would become innervated by his prolific fantasy, creating every time a different suggestion.
Finally, like the flamenco, he would make the evening gown a daydream!
When in 1968 he closed down his atelier, disgusted by the tackiness and vulgarity of the fashion of the time, some of his clients, like Mona von Bismarck, cried for three entire days.
He was an eclectic artist, a real genius! He is greatly missed by whoever loves fashion and beauty all over the world.
Here I am wearing a Balenciaga hat and a Karl Lagerfeld jacket.
How do you like it!?
Ed ecco le proposte Balenciaga per il prossimo inverno direttamente da Parigi.
Le foto sono della bravissima Monica Feudi.
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bellissima Patrizia!
interessante il post sullo stilista e belle le foto!
il cappello davvero bellissimo ti seguo sempre con piacere ciao camilla
So beautiful!
belle foto e sfilata magnifica :)