• PATRIZIA FINUCCI GALLO

  • GIORNALISTA E SCRITTRICE
  • patriziafinuccigallo@gmail.com

Cibo, meraviglioso cibo. Cosa c’è di più bello che mangiare in compagnia di amici. E noi de Il Salotto di Patrizia Finucci Gallo di amici ne abbiamo tanti. Simpatici, eleganti, glamour, intellettuali, flâneur, insomma un pubblico abituato a gustare piatti nostrani e piatti d’avanguardia, come direbbero i futuristi.

La mia passione per le cose fatte in casa mi ha fatto conoscere un personaggio singolare e single, ci tiene a precisarlo, come Elena Mazzali. Per gli ospiti del mio salotto amo scegliere specialità gastronomiche che abbiano una storia, che racchiudano i profumi e le tradizione dei luoghi dai quali provengono. Che sappiano di casa e di profumi buoni, perché anche se siamo in tanti la frugalità non ci appartiene.

Chi non trova un biografo deve inventare la sua vita da solo Giovannino Guareschi

cena dedicata a giovannino guerreschi nel salotto di patrizia finucci gallo

Ci appartengono invece i racconti e proprio con Elena, di Una Raszdora single in cucina, abbiamo creato per il Salotto di Patrizia Finucci Gallo un menu interamente dedicato allo scrittore Giovannino Guareschi. A cento anni dalla nascita, il creatore di Don Camillo, Peppone e il Crocefisso che parla, è ancora uno degli scrittori più famosi a livello internazionale. Nato a Fontanelle di Roccabianca nel 1908 racconta con grande magica padana emiliana, con i paesini attraversati dai fiumi: “Il fiume scorre placido e indifferente nella pianura e, tra il fiume ed i paesi, c’è l’argine: perciò le case non si specchiano nell’acqua, ma le storie d’ogni paese scavalcano l’argine e il fiume tutte le convoglia …”

Il salotto di Patrizia Finucci Gallo un menu tutto padano

Elena, da buona emiliana la cui specialità è la pasta tirata in casa, mi ha proposto il menu La basa nel piat, ovvero la Bassa nel piatto, con cappelletti al lambrusco, lonza con trito di aromi e latte accompagnato da misticanza di stagione. Per concludere la crostata della nonna.

Un successone. Ma facciamoci raccontare da Elena, cuoca a domicilio, il giorno in cui ha iniziato ad impastare la farina.

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Cominciamo con lo spiegone: perché raszdora?

La rasdora (tradotto in italiano) è la donna di casa emiliana: quella che gestisce, che prepara che fa, ma non solo con le azioni c’è proprio uno spirito dietro. Insomma o sei così o sei altro!

La vedo come la manager di casa, mi ci ritrovo molto.

Spiegone numero 2: perché ancora single?

Beh “ancora single” parliamone!

Qui per me c’è un doppio significato: single perché rappresenta il mio stato si è vero, tra l’altro scelto dopo aver terminato una lunga relazione, ma proprio da questa esperienza ho capito che è necessario essere un po’ single sempre nella vita. Avere il proprio angolino dove rifugiarsi, in cui ricaricarsi, alimentare le proprie passioni, prendersi cura di sé stesse e dei propri desideri.

Anche in questo aspetto unisco la tradizione e la mia giovane spontaneità!

Cosa fa esattamente una cuoca a domicilio?

Prepara quanto concordato con il padrone di casa, impiatta e difficilmente pulisce. Io porto il buon cibo, l’ottimo vino e la convivialità emiliana… in più faccio anche le pulizie, insomma ora non avete più scuse per non chiamarmi

Come inizia la tua esperienza in cucina?

Forse da una delle più classiche: grazie alla nonna, da quale Rasdora senior si è impegnata per bene a crescere una brava donna di casa!

Quanto costa il servizio di cuoca a domicilio?

Dipende dal menù, se parliamo di aperitivo oppure di pranzo e cena ma sono sicura che è alla portata di tutti…almeno una volta!

Ti muovi in tutta Italia?

Sicuramente ho le mie zone preferite ma c’è sempre un pasto pronto alla mia tavola!

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