& Apprezzatemi adesso, eviterete la coda &
(Ashleigh Brilliant)
Prendendo un treno se ne perde un altro. Ma quante sono le aspettative? E la natura delle risposte? L’attesa è un momento completo, quando la convinzione è ancora forte. E la speranza viva. Noi donne stiamo sempre aspettando qualcosa.
Lo aveva capito Gustav Klimt che per la prima volta nel 1908, proprio nel quadro che chiamò L’Attesa, decise di passare sul fondo un pulviscolo dorato che lo rendesse simile al mosaico. Garantendo all’unico soggetto femminile il massimo risultato:la luce.
Ma trovo che nei quadri di Edward Hopper, ai quali è dedicata questa fashion story, ogni donna incarni al meglio tale possibilità. E allo stesso tempo la rappresenti, quell’attesa, come una moderata sospensione del tempo.
Se volete saperne di più sull’argomento Ginevra Bompiani ha scritto un bellissimo saggio, quasi una bussola per orientarsi. Giacché, come lei stessa sostiene:” l’attesa non si realizza mai esattamente come ce l’eravamo rappresentata”.
Taking a chance means losing another one. How many are the expectations? And which will be the answers? The wait itself is a moment with its wholeness, when the belief is still strong and the hopes are high. Woman are always waiting for something.
This was clear to Gustav Klimt when in 1908 he painted the ‘Wait’ and decided to spread on the background of the painting a golden dust that looked like a mosaic.
The woman in the painting was submerged by light.
Edward Hopper, the true protagonist of this fashion story, was the real master in depicting the wait, and the wait of women. Waiting in these paintings looks like a time suspension.
If you are interested in knowing more Ginevra Bompiani has written an extremely interesting essay, like compass to get oriented. As Ginevra would say: ‘the wait never realizes itself and has the outcome we were depicting’.
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Edward Hopper
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Molto interessante questo blog.
Ne ho uno anch'io, una sorta di portfolio online ma mi occupo di fornire materiale gratuito per chi ha la passione di scrivere e vuole saperne di più su come diventare copywriter.
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Molto belli i quadri di Hopper,e intense come al solito le tue parole :)
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che belle parole
Adoro i quadri di Hopper e vorrei partire in treno prestissimo per un luogo lontano
Carissima Patrizia,
ho riflettuto molte volte su questo tema!... e mi entusiasma tanto il modo in cui l'affronti; con le tue parole nel descrivere gli attimi, la tua scrittura.
Mi piace ricollegarmi all'immagine del treno, anche se l'attesa in generale, come ben sappiamo, non dipende da una stazione!. Ma il treno può essere come la pellicola di un film, fatta d'immagini, di istanti. Puoi salire, e coglierli al volo; per viverli e non perdere occasione. Oppure, quegli istanti, puoi lasciarli scorrere, e vedere il treno portarsi tutto via, per guardare cosa arriverà dopo.
A me l'attesa un pò incuriosice e quel momento, allo stesso tempo, lascia spazio per riflettere.
E Hopper: meraviglioso!
Elena Parri
ele.parri@virgilio.it
Come sempre elegantissima e diversa dalla massa! Complimenti!
complimenti per il tuo blog stupendo
Le tue parole mi hanno aperto l'anima sono tanti anni che attendo e mi fa piacere condividere con voi questo tempo lunghissimo
Dove trovo il cappellino??? C'è un sito dove vederne altri?
you look amazing.love you!