Come sapete sto tenendo un corso di Fashion Writer con un’area specifica dedicata al giornalismo. Vi propongo questa intervista realizzata per pfgstyle dalla mia giovane allieva Elisabetta Guolo la quale ci racconta uno spaccato  molto interessante del mercato on line, mostrando le caratteristiche di un fenomeno decisamente in grande espansione. Vi è piaciuto? Fatemi sapere!
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Ogni giorno alla ricerca di scarpe, borse, vestiti, bijoux o mobili per la casa, accediamo a siti di e-commerce, ci iscriviamo alla loro newsletter per ricevere sconti o segnalazioni di anteprime, navighiamo in rete anelando un’occasione, una novità o anche semplicemente l’evasione, seppur brevissima, dalla realtà.
La rete ci ha trasformato in consumatori attenti, esigenti, preparati e smaliziati. Acquistare online sta diventando un’abitudine come un’altra, ma le aziende sono al passo con le nuove generazioni?
Vediamo qual è il punto di vista di un’insider come Licia Fontana. Laureata in “Comunicazione nelle imprese e nelle organizzazioni internazionali”, master in “Fashion Brand Manager”, Licia ha maturato una grande esperienza lavorando nel settore marketing di grandi imprese e in qualità di “Visual Online Monobrand Store” per l’azienda di retailing Yoox.com.
Seduti sul divano, con il portatile sulle ginocchia, oggi si acquista di tutto: dai mobili Ikea ai gioielli Tiffany, dai prodotti Dior ai vestiti ultimo grido. Dunque il mercato dell’e-commerce è davvero in crescita e apporta reali guadagni alle aziende?
Se facciamo riferimento ai dati pubblicati dalle riviste di settore, nel 2011 le vendite online dei beni personali di lusso hanno realizzato il 3% del fatturato, con un tasso di crescita rispetto all’anno precedente del 28%, quindi sì, direi che è in forte ascesa. Per quanto riguarda i guadagni, bisogna precisare che l’e-commerce non rappresenta solo una fonte diretta, ma anche indiretta:  questo tipo di consultazione online, visionare i nuovi arrivi e confrontare i prezzi e gli stili, può portare infatti ad un acquisto in negozio.

Mi sta dicendo che il fascino dell’acquisto in negozio resta immutato ?
Sicuramente sì, anche se bisogna evidenziare che un sito internet dalla grafica curata e con buona usability può letteralmente catturare un consumatore. Si tratta di costruire la brand awarness anche online, per comunicare col cliente e conoscerlo. Per questo attualmente è importantissimo investire nella multicanalità, perché chi non è presente online perde clienti. Se c’è il tuo competitor, devi esserci anche tu.

Multicanalità in che senso?
Non solo negozi, pubblicità su riviste e presenza sul web, ma anche applicazioni per smartphone e tablet, date le loro potenzialità.

Un’azienda che vuole entrare nel mondo dell’e-commerce quali strade può percorrere?
Ha sostanzialmente tre opzioni. Affidare la gestione all’esterno, come ad esempio a Yoox, Monnier Frères, Net A Porter, per citarne alcuni. Oppure realizzare una sorta di “ibrido”, con una divisione all’interno e vari partner esterni. Infine, creare una divisione e-commerce completa al proprio interno.

E la soluzione migliore sarebbe?
Ogni azienda deve scegliere la formula più adatta alla sua struttura. Se da un lato affidare all’esterno la vendita online significa contare sulla professionalità di chi ha esperienza nel settore, investendo meno risorse, dall’altro mantenendo tali competente all’interno si può creare un team di persone che accresceranno sempre più il know how aziendale. Avere una divisione e-commerce completa al proprio interno consente la conoscenza del cliente con una profilazione mirata, che l’azienda ingloba e fa sua.

Lei acquista online?
Ovviamente sono diventata esigente e sì, acquisto online. E’ comodo e spesso al cliente web vengono riservati prodotti in esclusiva, anche se è innegabile il piacere di un pomeriggio di shopping con le amiche. La sfida per le aziende è proprio questa, rendere l’acquisto in rete un’esperienza sempre più social e meno solitaria, con l’ambizione di rispondere alle esigenze del cliente in modo personalizzato.

Elisabetta Guolo



As you know I am teaching a class in Fashion Writer with a specific focus on journalism. One of my students, Elisabetta Guolo, realized this very interesting interview about the phenomenon  of online sales and shopping! Did you like it? Let me know!
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Every day we look for shoes, bags, clothes, jewelry or furniture for our homes, we access e-commerce sites, we subscribe to their newsletter to receive discounts or reports of previews, surf the net looking for bargains or just to escape from reality. We have became informed and savvy customers. Buying online is becoming a habit like any other, but are companies keeping up with the digital native generation?
Let’s see what is the point of view of un’insider as Licia Fontana. Degree in “Communication in business and international organizations,” master “Fashion Brand Manager”, Linda has a lot of experience working in marketing for large enterprises and as a “Visual Monobrand Online Store” for the company Yoox.com

Sitting on the couch with the laptop we can now buy everything from Ikea furniture to Tiffany, Dior products and the latest fashion must have.
Is the e-commerce market really growing and ensuring real gains to companies?
If we look at the data published by magazines, in 2011, online sales of luxury products represent the 3% of sales, with a growth rate of 28% over the previous year, so yes, I would say that is a strong growth. With regard to profit, it is noted that e-commerce is not only a direct source, but also a non direct one, because it allows to examine the new arrivals and compare prices and styles, an it can lead to an in-store purchase.

You’re saying, then, that the charm of purchase in the store remains unchanged?
Definitely yes, although it must be noted that a website with a good graphics and good usability can literally capture a consumer. It’s about building brand awareness online as well, to communicate with the client. Now this is very important to invest in multi-channel communication because if you are not online you will love customers. If your competitors are online so should you.

Multichannel in what sense?
Not only shops, magazine advertising and web presence, but also applications for smartphones and tablets.

If a company wants to enter online what are the steps?
Essentially there are three options. Entrust the management outside to Yoox, Monnier Frères, Net A Porter, to name a few. Or create a sort of “hybrid” with a different division within and external partners. Finally, create a complete e-commerce division within it.

What would be the best solution?
Every business needs to choose the most suitable to its structure. While outsource online sales means relying on the expertise of those who have experience in the industry, investing fewer resources, on the other side investing on an internal team can increase the corporate know-how. Having a complete e-commerce division within itself enables customer insight with a targeted profiling, which the company incorporates and makes its own.

Do you buy online?
Obviously I have become demanding and yes, I buy online. It’s convenient and often you can access to product sold online only, although the pleasure of an afternoon of shopping with friends is undeniable. 
The challenge for companies is to make your online shopping experience more social and less solitary, with the intention of responding to customer needs in a personalized way.