Buongiorno fanciulle care. Come vi avevo accennato pfgstyle, durante la settimana della moda, seguirà alcuni eventi particolari. Poche sfilate, che tanto le vediamo in tutte le salse, molta più cultura. Che in questa settimana c’è, eccome. E mi piacerebbe seguirla insieme a voi. Non ci si va con i tacchi alti in questi spazi, sebbene stia pensando proprio di metterli. Per guardare i quadri ad altezza d’occhi. Tuttavia quando se ne esce la percezione di aver assistito a qualcosa di creativo, in questo clima di cocktail party – dj da esorcizzare – modelle da nutrire, è tale da rigenerare il nostro pensiero. E proprio gli stilisti, lo abbiamo visto, creano le loro collezioni supportati spesso da questa splendida contaminazione. Quindi tale aspetto non è affatto secondario e nemmeno fuori luogo.
Detto ciò vi propongo l’antologica dedicata alla grande Artemisia Gentileschi, pittrice assai nota del seicento europeo, che apre i battenti proprio oggi a Palazzo Reale e resta aperta fino al 29 gennaio. Il biglietto di ingresso costa 7 euro e 50 centesimi, poco più di un cappuccino e briosche ordinati in un bar del centro di Milano.
Anticonformista, ribelle, dotata di un grande talento, Artemisia ha vissuto con coraggio un’epoca molto dificile per la donna. Giovane adolescente nel maggio del 1611 fu stuprata dal pittore Agostino Tassi , maestro e amico del padre. Al processo che ne seguì venne torturata (le furono schiacciati i pollici della mano) e umiliata. L’odio, l’oppressione, il disprezzo furono tutti trasferiti nei suoi quadri. Alcuni davvero violenti. E se proprio vi spaventano guardate la bellezza dei vestiti.
AUTORITRATTO |
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