Diana Vreeland: “Jane Holzer is the most contemporary girl I know.” 


LESSON NUMBER ONE

Seguace di Andy Warhol e modella dell’alta società Baby Jane Holzer, figlia di un ricchissimo immobiliarista, rappresentava la pop art vivente. L’assurdo, l’azzardo. Ventiquattro anni a New York nel 1964 e potevi fare tutto. Il suo stile? Lo definì perfettamente Tom Wolfe: “rock’n’roll, film underground, loft diroccati, modelle, fotografi, il twist, il frug, il mashed potatoes, i pantaloni aderenti, i capelli alla preraffaellita, Le Style Camp”. Dodici stanze su Central Park per ospitare il mondo, sontuosa, cotonata, algida passava da un estremo all’atro, dai party più importanti alle bettole di periferia. Nel 2004 ha messo in vendita da Christie’s l’opera di Maurizio Cattelan, Not afraid of love, battuta per 2,7 milioni di dollari. Si tratta di un elefante alto due metri, realizzato in poliestere e resina, coperto da un lenzuolo bianco.
E’ la donna che ha fregato la Factory.

Un John Galliano per Dior quando si è ispirato a Baby Jane Holzer
Dior Autunno Inverno 2008/2009


tagged in Lesson